Il nuovo disegno di legge, proposto dal ministro dell’ambiente Sergio Costa, prevede una variazione del classico canone del bollo auto.
Il bollo auto, anche conosciuto come “tassa automobilistica”, è un tributo regionale annuale.
Tutti gli automobilisti in possesso di un’auto dovranno versarlo, indipendentemente dal fatto che il veicolo venga utilizzato o meno. Ciò significa che anche coloro che posseggono un’automobile che non utilizzano e tengono chiusa in garage sono tenuti a pagare il bollo auto.
La normativa che regola il pagamento del bollo potrebbe cambiare: il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha ipotizzato una variazione dell’imposta, calcolata in base ai consumi e alle emissioni di Co2.
Il governo sta ipotizzando dunque di intraprendere due strade. La prima potrebbe essere quella già anticipata di mantenere la tassa così com’è, variando però l’importo in base a quanto l’auto inquina.
L’altra strada, invece, prevede l’introduzione del bollo auto unico europeo, che consiste nella diversificazione del pagamento in base ai chilometri percorsi. L’obiettivo sarà quello di abolire il bollo entro la fine del 2020 per arrivare ad utilizzare un modello uniformato che premia i più attenti ai consumi e alle emissioni.
Questo sistema dovrà necessitare di un meccanismo più sofisticato in grado di registrare i chilometri percorsi ed in grado di registrare il tasso di inquinamento dell’auto stessa.
Ad oggi queste rimangono semplici ipotesi, ma ancora in fase di analisi. Nel 2019 il bollo continuerà ad essere calcolato e pagato come negli anni precedenti.
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